Settembre si chiude con una performance straordinaria dei metalli preziosi, trainati da tensioni geopolitiche e ricerca di beni rifugio. Il comparto conferma un rally pluriennale eccezionale. Sul fronte azionario, l'America Latina e l'Asia Pacifico guidano i guadagni geografici, mentre tecnologia e industriali crescono con moderazione. Performance negative per agricoltura e Turchia. Le obbligazioni convertibili emergono come asset class ponte con rendimenti interessanti. I mercati confermano una fase "multi-velocità" dove la selezione tattica diventa cruciale per navigare crescenti divergenze settoriali e geografiche.
Analisi condotte su rendimenti mensili dal 09/10/2020 al 03/10/2025. Bull Outliers Indici FFI (FIDA Fund index) rappresentativi di categorie che hanno realizzato rendimenti mensili eccezionalmente positivi: Az Sett Farmaceutico e Sanitario Az Sett Biotecnologia Obbl Convertibili Asia Pac Az Sett Materie Prime e Chimiche Az Tematici Social. Resp. (Asia Pac) Bear Outliers Nell’ultimo mese non
Attraverso analisi periodiche vengono indagate le performance degli indici FIDA FFI, rappresentativi
di circa 250 categorie del risparmio gestito disponibilie per gli investitori retail italiani. Il report, prodotto
con cadenza variabile sulla base del manifestarsi del fenomeno indagato, si propone di riportare
e documentare gli indici di categoria nel momento in cui registrino performance al di fuori di un certo
range e quindi considerabili “outliers” rispetto alle rilevazioni degli ultimi 5 anni.
Agosto 2025 ha segnato una brusca rotazione delle leadership sui mercati finanziari. L’azionario globale è rimasto pressoché invariato, con Stati Uniti ed Eurozona in affanno e America Latina e Cina domestica in forte accelerazione. A livello settoriale, i metalli preziosi e minerali hanno consolidato una supremazia assoluta, mentre comparti come intelligenza artificiale e robotica hanno accusato battute d’arresto. Il mercato obbligazionario continua a soffrire di duration eccessive, con pesanti perdite sui governativi a lungo termine dell’Eurozona, parzialmente compensate dalle buone performance delle convertibili asiatiche e delle emissioni emergenti in euro. Sul fronte valutario, l’euro si è rafforzato in modo diffuso, consolidando un trend di apprezzamento che lo vede protagonista anche contro il dollaro.